L’Italia è notoriamente un popolo ricco di tradizioni che si perdono nella notte dei tempi,
e con esse da sempre si sono sviluppate credenze e superstizioni, alcune delle quali
riguardano proprio alcuni alimenti diffusi sulla nostra tavola.
Vediamo le più conosciute superstizioni relative al cibo:
PEPERONCINO il peperoncino, grazie alla forma e al colore, è sempre stato considerato un
portafortuna ma anche un alleato della fedeltà, al punto che, se nelle coppie si sospettava il
tradimento di un partner, si mettevano sotto il suo cuscino due peperoncini per riconquistare
l’amore andato perduto.
PANE il pane è l’alimento per eccellenza, contiene in se elementi di sacralità, per cui
è sempre stato offensivo buttarlo; inoltre, porta male anche conservare il pane capovolto,
poiché anticamente i fornai mettevano a testa in giù il pane destinato al boia, per renderlo
riconoscibile agli altri che così ne stavano alla larga.
OLIO E VINO far versare l’olio porta male, è sinonimo di povertà e disgrazia, e quando
succede, per rendere meno grave il danno, bisogna versarvi sopra del sale.
Al contrario, versare involontariamente del vino porta fortuna, anzi bisogna bagnarsi le
dita di vino e tamponare nuca per buon auspicio.
SALE il sale è sempre stato alimento prezioso, non solo come condimento ma anche per
la conservazione del cibo, e sprecarlo facendolo cadere sulla tavola portava male, e ancora
oggi quando accade, affrettarsi a buttarsene un pizzico alle spalle!
AGLIO l’aglio è sempre tanto considerato un ottimo rimedio contro il malocchio; in
alcune regioni italiane inghiottirne uno spicchio porta fortuna.
CIPOLLA anche la cipolla tra le credenze popolari rappresenta il bulbo dalle molteplici
virtù, al punto che si usava metterne una sotto il letto del malato o appenderne una in casa
per scongiurare malanni.
Le superstizioni dunque hanno sempre impregnato ogni campo della nostra vita, e non
potevano certo mancare rispetto ad alcuni cibi, soprattutto nella cultura contadina.
Ancora oggi, alcune superstizioni stentano a scomparire, e come si suol dire…:
non è vero,ma ci credo!