Se guardiamo alla storia del prodotto più umile dell’orto, la patata, si potrebbe scrivere un romanzo, che parte molto indietro nel tempo, nel ‘500, e da un luogo molto lontano, la cordigliera delle Ande (America meridionale), dove ebbe le sue origini e dove poi fu trasportata nelle stive delle navi da guerra fino in Europa. Qui però, nonostante la patata provenisse dal “Nuovo mondo”, fu guardata per molti anni con diffidenza. Il fatto di crescere sotto terra e lontano dalla luce la fece considerare per lungo tempo dagli europei come “radice del diavolo” e nemica di Dio, e utilizzata solamente come foraggio per il bestiame; qualcuno la accusò addirittura di essere portatrice di epidemie.Questa resistenza culturale al tubero americano però cambiò drasticamente nel 700, il secolo della fame, e fu allora che la patata, fino a quel momento discriminata, a causa delle carestie che si abbatterono in quel periodo su molti paesi europei, come Spagna, Francia, Germania, Italia, divenne da alimento per maiali a pasto principale di milioni di soldati di tutte le potenze europee e di milioni di contadini: latte bovino e patate bollite o alla brace costituivano il pasto per eccellenza come alternativa ai cereali. Da “tubero povero” dunque la patata divenne utilissima per riempire lo stomaco della povera gente anche durante la prima e seconda guerra mondiale; la sua caratteristica tanto criticata, ossia quella di crescere sotto terra, divenne una virtù, poiché si dimostrò resistente ai saccheggi degli eserciti europei. La storia ci racconta che le più grandi coltivazioni di patate si ebbero nell’Irlanda, ed anche la Germania ne è stata una grande consumatrice. Oggi in tutti i paesi occidentali la patata è un alimento molto diffuso ed è diventato il quarto prodotto agricolo a livello mondiale. In Italia in particolare c’è una grande coltivazione di diverse varietà di patate, soprattutto nelle zone di montagna del centro /meridione. Questa preziosa solanacea entra dunque a far parte a pieno titolo tra gli alimenti più versatili in cucina, anche per le sue numerose qualità nutrizionali ma soprattutto per la sua versatilità.Infatti, utilizzata da sola, fritta o al forno, sotto forma di chips, nei primi o come contorno, la patata si presta ad innumerevoli preparazioni; da cibo povero a must dei migliori chef, anche per piatti raffinati.
