La storia del Caciocavallo Ubriaco: origini e curiosità

Le migliori idee nascono sempre in situazioni in cui gli eventi ci costringono a fare di necessità virtù. La storia del caciocavallo ubriaco nasce durante la prima guerra mondiale. I soldati, in trincea, vivevano in condizioni di sporcizia e alta tensione emotiva a causa delle condizioni climatiche. Per questo motivo i militari saccheggiavano i poveri contadini derubandoli di qualsiasi viveri. Il formaggio era tra gli alimenti maggiormente razziato.

Fortunatamente, gli ingegnosi casari avevano deciso di salvare le forme di formaggio nascondole dalla vista degli stanchi e affamati militari. Infatti, i casari pur di salvare il salvabile decisero di lasciare il formaggio a riposo nei tini del mosto. Inconsapevolmente riuscirono a salvare sia il gusto che il colore del formaggio stesso. In più, questa tecnica ancora sconosciuta era riuscita ad apportare profumi e sapori particolare. Un sapore originale tra il fruttato e il piccante che si sposa bene e riesce a dare quella spinta in più per renderlo davvero speciale. Proprio come la storia del caciocavallo ubriaco: speciale.

Al giorno d’oggi il caciocavallo ubriaco o “embriago” come si soleva nominare nel dialetto trevigiano, è una vera e propria prelibatezza. Alla vista assume una crosta sottile e di colore violaceo. La pasta, omogenea e morbida, è di color giallo paglierino, viziata dal vino e da sentori di frutti rossi e frutta secca.