Lagane e ceci della strega di Aliano

Ingredienti (per 4 persone)

Per le lagane (pasta fatta a mano):

300 g di farina di semola rimacinata
100 ml circa di acqua tiepida
Un pizzico di sale
(Facoltativo: 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva)

Per i ceci:

250 g di ceci secchi
2 spicchi d’aglio
1 rametto di rosmarino
1 foglia di alloro
Peperoncino secco q.b.
Sale q.b.
Olio extravergine d’oliva

Ingrediente segreto della tradizione orale:

Un infuso di erbe selvatiche: timo serpillo, mentuccia (o “mentrascura”), finocchietto selvatico – raccolte in luna crescente e lasciate in infusione in acqua calda per 30 minuti.

Preparazione

1. Preparazione dei ceci

Metti in ammollo i ceci per almeno 12 ore in acqua fredda.
Sciacquali, poi cuocili lentamente in acqua pulita con aglio, rosmarino, alloro e un pizzico di sale.
Cuoci a fuoco basso per almeno 1 ora e mezza, finché saranno teneri.

2. Impasto delle lagane

Su una spianatoia, crea una fontana con la farina.
Versa al centro acqua tiepida poco a poco e il sale.
Impasta energicamente fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico.
Fai riposare coperto per 30 minuti.

3. Stesura e taglio

Stendi la pasta sottile (2-3 mm) con il mattarello.
Taglia a strisce larghe circa 2 cm: le lagane sono come tagliatelle corte, irregolari, senza uova.

4. Cottura delle lagane

Cuoci le lagane in acqua bollente salata per 3-4 minuti.
(Oppure direttamente nel brodo dei ceci per insaporirle di più.)

5. Il segreto della strega

In una padella, scalda dell’olio EVO con un pizzico di peperoncino e uno spicchio d’aglio.
Versa l’infuso filtrato delle erbe selvatiche nell’olio caldo: pochi cucchiai bastano per profumare il tutto.
(Attenzione: non far bruciare le erbe!)
Unisci i ceci cotti con un po’ del loro brodo e poi le lagane scolate.

6. Mantecatura finale

Fai saltare tutto insieme per 1-2 minuti, aggiungendo un filo d’olio crudo e, se vuoi, un altro pizzico di mentuccia secca.

Servizio

Servi caldissimo, possibilmente in scodelle di terracotta.

Se vuoi restare fedele alla leggenda: non parlare durante i primi tre morsi.

Curiosità Folklorica

La “mentrascura” era una pianta aromatica usata dalle guaritrici di paese per purificare corpo e spirito. Oggi si sostituisce con mentuccia, timo o origano selvatico.