Il Pane di Matera

Il pane è casa: tradizioni e usanze

Un alimento dalle antiche radici, ma allo stesso tempo presente in tutte le case è il pane. Al mondo esistono un’infinità di varianti. Basti pensare che, solo in Italia, le ricette per preparalo sono innumerevoli; infatti, ogni regione ha la propria, arricchita da tradizioni e usanze. Tra questi il Pane di Matera è davvero degno di nota.

Origine del Pane di Matera

L’ origine del Pane di Matera è antica e risale ancor prima del Regno di Napoli.

Il processo di produzione

Si ottiene mediante un processo di produzione che prevede l’utilizzo di lievito madre, semola di grano duro, sale e acqua. Parte delle semole da adoperare proviene da vecchie varietà coltivate nel territorio della provincia di Matera: Senatore Cappelli, Duro Lucano, Capeiti, Appulo. Questi elementi lo rendono riconoscibile dagli altri pani soprattutto per il suo colore giallo, la porosità (molto difforme) oltre che al sapore.

Il duro lavoro delle massaie

La ricetta viene tramandata nel tempo. Le massaie preparavano il pane nelle proprie case per poi cuocerlo nel forno pubblico, dove seguivano attentamente la fase di cottura. Per riconoscere il proprio pezzo erano solite marchiarlo con timbri di legno duro.

Tra sacro e profano

La sua forma tipica a cornetto con tre tagli servono a favorire il processo di lievitazione. Secondo le credenze, rappresentavano anche la Santissima Trinità; gesto di profonda devozione con cui le famiglie ringraziavano Dio per la possibilità di usufruire di questo bene prezioso.

L’innovazione del pane di Matera

Sebbene oggigiorno le tecniche dei fornai sono migliorate a passo col tempo, questa ricetta è rimasta pressoché invariata, riuscendo a far assaporare questo nobile pane in tutta Italia. Infatti, il pane di Matera tra le sue qualità ha quella di mantenere inalterato il sapore e la freschezza per diversi giorni, dopodiché è possibile riutilizzarlo in molte ricette, così da evitare ogni forma di spreco.

Silvana De Luisa