Un proverbio indiano dice che “ la terra produce il grano,ma l’uomo produce il sogno del grano, ed il sogno consente il realizzarsi delle cose”. E fu Raffaele Cappelli, un proprietario terriero desideroso di riempire i suoi terreni di un grano speciale, che realizzò il suo sogno dando l’incarico al genetista ed agronomo Nazareno Strampelli, il quale, partendo da una grano tunisino, ne seleziono’ una varietà rustica adatta ai terreni del sud Italia, un grano resistente alle intemperie e alla siccità.La farina prodotta da questo grano dunque è il frutto di un miglioramento genetico, che nacque principalmente per la necessità di sfamare gli italiani, un grano duro e con un apporto nutritivo ottimale. Raffaele Cappelli, che fu il promotore della riforma agraria che permise di distinguere il grano tenero da quello duro, apprezzò molto il grano prodotto da Strampelli, un grano che ebbe molto successo anche tra gli agricoltori dell’epoca, adatto alla pastificazione, in grado di rendere un piatto di pasta molto digeribile.Sono dunque queste le caratteristiche principali che distinguono la farina Senatore Cappelli dalle farine comuni: innanzitutto l’elevata percentuale di lipidi, di aminoacidi, di vitamine e sali minerali, basso indice glicemico e glutinico. La farina Senatore Cappelli inoltre ha un contenuto di proteine tale da essere stata denominata “ la carne dei poveri”.La farina è prodotta dal cereale antico, il cereale “eletto”, diffuso prevalentemente nel meridione, soprattutto in Puglia e Basilicata, e che, grazie alle sue proprietà organolettiche, è conosciuta e diffusa in tutto il mondo, apprezzatissima dai consumatori.
